L’operaio del gol”, come veniva chiamato ai tempi d’oro, ha fatto stropicciare gli occhi a tutti i cultori del bel calcio col suo talento. Stiamo parlando di Riccardo Zampagna, che ha sempre lasciato il segno con le sue prodezze sottoporta e la sua generosità operaia, quest’oggi in esclusiva ai microfoni della FTRedazioneSport.
Una volta smesso con il calcio giocato, cosa fa adesso Riccardo Zampagna?
Mi diletto nel mio nuovo ruolo con i più piccoli. Infatti attualmente sono il Direttore Tecnico dell'”Asd San Giovanni Bosco-Scuola Calcio Riccardo Zampagna”, che si trova a Terni e conta 130 bambini iscritti.
Oltre il classico lavoro d’ufficio, spesso sono in campo a mettere a disposizione la mia esperienza.
Hai scritto pagine importanti con le maglie di tante squadre, qual è il tuo ricordo più bello?
Fortunatamente ho tanti bei ricordi, se dovessi sceglierne uno, essere premiato da Totti, Kakà e Ronaldo il Fenomeno per il Miglior Goal in Serie A della stagione 2007/08, segnato in Fiorentina-Atalanta. Un’emozione indescrivibile essere premiato da 3 autentici campioni di quella caratura mondiale.
Hai segnato sempre gol spettacolari, qual è per te il più bello o che ti ha fatto emozionare?
Il mio primo goal in Serie A. Il pallonetto in Messina-Roma 4-3. Uno dei miei goal più belli a cui tengo particolarmente.
Qual è l’allenatore che ti ha trasmesso di più a livello umano e sportivo?
Un nome su tutti: Stefano Colantuono. Grandissima stima per l’uomo e l’allenatore, una persona unica.
Hai dei rimpianti nella tua carriera sportiva?
Assolutamente di aver terminato la mia carriera troppo presto. Potevo ancora dare tanto al calcio.
Cosa è cambiato il calcio attuale rispetto a quello dei tuoi tempi?
Il calcio di oggi é molto più veloce rispetto a quello degli anni 2000, prevale di più il lato fisico, che il talento vero e proprio. Negli anni 2000 il talento era l’aspetto principale; il nostro campionato era ricco di talenti e molto bello da vedere.
C’è un giocatore dell’attuale Serie A nel quale si rivede?
Per caratteristiche fisiche e tecniche direi Gianluca Lapadula, ma di Riccardo Zampagna c’è n’è uno solo…